Un bel dì, vedremo
levarsi un fil di fumo ...
Opera: Madama Butterfly
Musica: Giacomo Puccini
Libretto: Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
[Atto II, scena 2]
“Un bel dì vedremo” è un’aria che incarna le speranze e le illusioni di Butterfly, mostrando la sua cieca fiducia nel ritorno di Pinkerton; mentre Suzuki, la sua fedele serva, piange disperata perché capisce che ormai quell’uomo non tornerà più, Butterfly è totalmente incapace di accettare la realtà dell’abbandono.
Butterfly si immerge totalmente nella sua fantasia, come se stesse realmente vedendo la scena accadere davanti a sé: la nave che arriva nel porto, Pinkerton che sale la collina e che la chiama, e lei che se ne sta nascosta, per poi tuffarsi nel suo abbraccio, che desidera da tre anni.
La musica di Puccini, con le sue modulazioni e cambiamenti dinamici, accentua il dramma interno del personaggio, rendendo questo brano uno dei momenti più intensi e commoventi di quest’opera, e di tutta l’opera lirica.
Un bel dì, vedremo
-Testo
Un bel dì, vedremo
levarsi un fil di fumo
dall’estremo confin del mare.
E poi la nave appare.
Poi la nave bianca
entra nel porto,
romba il suo saluto.
Vedi? È venuto!
Io non gli scendo incontro. Io no.
Mi metto là sul ciglio del colle e aspetto,
e aspetto gran tempo e non mi pesa,
la lunga attesa.
E uscito dalla folla cittadina
un uomo, un picciol punto
s’avvia per la collina.
Chi sarà? chi sarà?
E come sarà giunto
che dirà? che dirà?
Chiamerà Butterfly dalla lontana.
Io senza dar risposta
me ne starò nascosta
un po’ per celia…
e un po’ per non morire al primo incontro,
ed egli alquanto in pena chiamerà,
chiamerà: piccina mogliettina
olezzo di verbena,
i nomi che mi dava al suo venire
a Suzuki
Tutto questo avverrà, te lo prometto.
Tienti la tua paura,
io con sicura fede l’aspetto.
Un bel dì, vedremo
-English translation
One fine day, we’ll see
get a little smoke
from the extreme confin of the sea.
And then the ship appears.
Then the white ship
enters the port,
and salutes his greeting.
You see? It came!
I do not go to meet him. Not me.
I stand there on the edge of the hill and wait,
and I wait a long time and it does not weigh me,
the long wait.
And out of the city crowd
a man, a small point
he goes to the hill.
Who will be? who will be?
And when it will come
what will he say? what will he say?
He will call Butterfly from far away.
Me without giving an answer
I’ll stay hidden
a bit in jest…
and partly so as not to die at the first meeting,
and he will call in some distress,
will call: little wife
smell of verbena,
the names he gave me on his coming
to Suzuki
All this will happen, I promise you.
Keep your fear,
I await ihim with sure faith.
File audio:
Sul sito ‘Internet Archive’ puoi trovare alcuni file audio gratuiti di quest’aria.
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