Sì.
Mi chiamano Mimì,
ma il mio nome è Lucia...
Opera: La Bohème
Musica: Giacomo Puccini
Libretto: Giuseppe Giacosa e Luigi Illica,
[Atto I, scena 9]
Dopo che Rodolfo si è presentato, ora tocca a Mimì dire qualcosa di sé. ‘Sì, mi chiamano Mimì, ma il mio nome è Lucia…‘ La ragazza si presenta con grande semplicità, inizialmente un po’ esitante; l’aria comincia con un andante lento e calmo, che traduce il suo carattere tranquillo e la sua tendenza ad abbandonarsi al sogno, alla contemplazione delle cose belle.
«Sola mi fo» è un breve stacco gioioso, un allegretto moderato.
Poi con «Ma quando vien lo sgelo», le sue parole diventano più poetiche, e la voce prende un potente slancio lirico, dimostrando che dietro il suo atteggiamento timido e riservato si nasconde un’anima vibrante e appassionata, esattamente come quella di Rodolfo, che la ascolta rapito.
Mimì è come avesse una doppia anima, che si riflette nei suoi due nomi; ha un lato che tutti possono vedere, semplice e ordinario (Mimì) , e un lato segreto, privato, intimo, dedito al romanticismo e alla poesia, e amante della vita, del calore del sole, della bellezza, dell’amore (Lucia).
L’aria, tra le più belle ed indimenticabili dell’opera lirica, va eseguita in modo semplice e senza ornamenti, cogliendo lo spirito del personaggio che si interpreta.
Sì, mi chiamano Mimì
– Testo
MIMÌ
Sì.
Mi chiamano Mimì,
ma il mio nome è Lucia.
La storia mia
è breve. A tela o a seta
ricamo in casa e fuori…
Son tranquilla e lieta
ed è mio svago
far gigli e rose.
Mi piaccion quelle cose
che han sì dolce malìa,
che parlano d’amor, di primavere,
di sogni e di chimere,
quelle cose che han nome poesia…
Lei m’intende?
RODOLFO
Sì.
MIMÌ
Mi chiamano Mimì,
il perché non so.
Sola, mi fo
il pranzo da me stessa.
Non vado sempre a messa,
ma prego assai il Signore.
Vivo sola, soletta
là in una bianca cameretta:
guardo sui tetti e in cielo;
ma quando vien lo sgelo
il primo sole è mio
il primo bacio dell’aprile è mio!
Germoglia in un vaso una rosa…
Foglia a foglia la spio!
Cosi gentile
il profumo d’un fiore!
Ma i fior ch’io faccio, ahimè! non hanno odore.
Altro di me non le saprei narrare.
Sono la sua vicina
che la vien fuori d’ora a importunare.
Sì, mi chiamano Mimì
– English translation
MIMÌ
Yes.
They call me Mimi,
but my real name’s Lucia.
My story is brief.
I embroider silk and satin
at home or outside.
I’m tranquil and happy,
and my pastime
is making lilies and roses.
I love all things
that have gentle magic,
that talk of love, of spring,
that talk of dreams and fancies –
the things called poetry …
Do you understand me?
RODOLFO
Yes.
MIMÌ
They call me Mimi –
I don’t know why.
I live all by myself
and I eat all alone.
I don’t often go to church,
but I like to pray.
I stay all alone
In my tiny white room,
I look at the roofs and the sky.
But when spring comes
the sun’s first rays are mine.
April’s first kiss is mine, is mine!
A rose blossoms in my vase,
I carefully observe it, petal by petal.
So sweet
Is the flower’s perfume.
But the flowers I make, alas, have no scent.
What else can I say?
I’m your neighbour, disturbing you
at this impossible hour
File audio:
Sul sito ‘Internet Archive’ puoi trovare alcuni file audio gratuiti di quest’aria.
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