Prologo (Pagliacci)

Si può? Si può?
Signore! Signori! Scusatemi
Se da sol mi presento. Io sono il Prologo…

Opera: Pagliacci
Musica e libretto: Ruggero Leoncavallo

Il Prologo è una sorta di premessa, di scena introduttiva che presenta la storia che si vuole proporre agli spettatori. Fin dal teatro greco è tradizione che il Prologo sia recitato da un attore solo, che in un breve monologo si fa portavoce dell’autore dando alcune informazioni su ciò che sta per essere rappresentato.

In questo video vediamo il Prologo dei Pagliacci cantato da Piero Cappuccilli:

Questo Prologo dei Pagliacci, quindi, richiama questa tradizione; solitamente la parte del prologo viene eseguita da Tonio, nel vestito di scena di Taddeo (ruolo che avrà poi nella commedia). Tuttavia c’è una novità: mentre i Prologhi del passato di solito dicono agli spettatori ‘Non vi spaventate di ciò che vedrete, ricordate che è tutto finto, noi siamo attori…’, qui invece si dice ‘È tutto vero; sia perché la storia è vera, tratta da fatti reali che l’autore ha attinto dai suoi ricordi, sia perché voi spettatori dovete tenere a mente che anche gli attori sono esseri umani che, come tutti, provano sentimenti veri’.

Per questa dichiarata attenzione al vero, in rottura con la finzione del passato, il Prologo dei Pagliacci può essere considerato il manifesto dell’opera verista, cioè la trasposizione nell’Opera del verismo che in letteratura era rappresentato da Giovanni Verga e altri autori che ricercano prima di tutto ‘il vero’, prendendo spunto da persone realmente esistite e fatti davvero accaduti. Anche Ruggero Leoncavallo fa suoi questi principi e li traspone in quest’opera.
Da un punto di vista musicale, è una melodia cantabile di tradizione italiana, con andamento a tratti fraseologico, declamatorio.

PROLOGO
Testo

Si può? Si può?
Signore! Signori! Scusatemi
Se da sol mi presento. Io sono il Prologo.
Poiché in iscena ancor
Le antiche maschere mette l’autore,
In parte ei vuol riprendere
Le vecchie usanze, e a voi
Di nuovo inviami.
Ma non per dirvi come pria
“Le lacrime che noi versiam son false!
Degli spasimi e dei nostri martir
Non allarmatevi!” No. No.
L’autore ha cercato invece pingervi
Uno squarcio di vita.
Egli ha per massima sol che l’artista
È un uom, e che per gli uomini
Scrivere ei deve. Ed al vero ispiravasi.
Un nido di memorie in fondo all’anima
Cantava un giorno, ed ei con vere lacrime
Scrisse, e i singhiozzi il tempo gli battevano!
Dunque, vedrete amar sì come s’amano
Gli esseri umani, vedrete dell’odio
I tristi frutti. Del dolor gli spasimi,
Urli di rabbia, udrete, e risa ciniche!
E voi, piuttosto che le nostre povere
Gabbane d’istrioni*, le nostr’anime
Considerate, poiché siam uomini
Di carne e d’ossa, e che di quest’orfano
Mondo al pari di voi spiriamo l’aere!
Il concetto vi dissi. Or ascoltate
Com’egli è svolto.
(gridando verso la scena)
Andiam. Incominciate!

PROLOGO
English translation

I may? So please you!
My Ladies and Gentlemen! And pardon me, if alone I present me: I am the Prologue!
Once again the author
brings the classic mask before you;
so partly to revive for you
The antique usage, he bids me once more
Address you!
But not to tell you, as of old,
“The tears we shall shed for you here are false ones! And the sighs we heave, and our martyrdom here, must not be ta’en to heart!” No!
The author intends far rather to draw you
a bit of life true to nature!
‘Tis his conviction, the artist is first a man, and that for men what he writes should be written.
And he took inspiration from true facts!
A throng of recollections within his inmost soul
One day was stirring, and these with sincerest tears
Has he written, while his sobbing beat the time!
So, then, you’ll see love shown as human beings do love each other; you’ll see, too, of hatred the direful ending, witness woes sharp agony! Howlings of rage will reach you, and scornful laughter!
And you must consider, not so much our poor flimsy costumery of actors, rather let our hearts speak to you for us. For were men, as well, of flesh and blood, too, and like you yourselves we are breathing the air of this world forlorn and lonely!
Now Ive given you the notion! Watch you the plot
Unfolding before you.
(turning to the backstage)
Come on! Let us begin, then!

*Gabbane d’istrioni = tuniche, mantelli da attori

File audio:

Sul sito ‘Internet Archive’ puoi trovare alcuni file audio gratuiti di quest’aria.

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